
Colica renale: come riconoscerla subito e quando andare dal medico
La colica renale è una delle emergenze urologiche più comuni e dolorose. Si stima che circa 1 persona su 10 la sperimenti nel corso della vita, con una maggiore incidenza tra i 30 e i 60 anni. Soprattutto nel periodo estivo, questa spiacevole condizione patologica può colpire sia gli uomini che le donne. Riconoscerne tempestivamente i sintomi è fondamentale per evitare complicazioni e intervenire in modo efficace.
Cos’è una colica renale? È un dolore intenso, insorto rapidamente, causato dal passaggio di un calcolo urinario o di un frammento di esso, che ostruisce parzialmente o totalmente il flusso dell'urina dai reni, attraverso l’uretere, fino alla vescica.
Questa ostruzione provoca un aumento della pressione nelle vie urinarie, causando il dolore violento ed improvviso, tipico della colica renale.
I sintomi principali di una colica renale che pongono un chiaro sospetto clinico sono:
- Dolore lombare intenso (95% dei casi), spesso dal un solo lato, che può irradiarsi verso l’addome inferiormente, fino all’inguine ed ai genitali
- Dolore a ondate (di tipo colico appunto), con picchi acuti alternati a momenti di parziale sollievo
- Difficoltà a trovare una posizione che possa ridurre il dolore.
- Nausea e vomito (50-60% dei pazienti)
- Urine torbide, scure, maleodoranti o con tracce di sangue (30-40% dei casi)
- Bisogno di urinare spesso e con urgenza talvolta associato a bruciore minzionale.
È necessario contattare il proprio urologo di fiducia in caso di:
1. Dolore insopportabile o persistente: Ovvero il dolore che non passa nonostante l’assunzione di farmaci antidolorifici ed antiinfiammatori (come il paracetamolo o ibuprofene), che dura più di 6 ore e che ritorna molto spesso in breve tempo.
2. Febbre associata brividi: Una febbre alta (superiore a 38-39 °C) può indicare un’infezione renale (pielonefrite), che può causare gravi e persistenti danni al rene se non trattata rapidamente. I brividi intensi associati a febbre e la sensazione di malessere generale come durante una grave influenza sono un segnale di sepsi urinaria.
3. Sangue nelle urine: La comparsa di sangue nelle urine può essere causata dal passaggio di un frammento di calcolo attraverso le vie urinarie. Deve essere trattato tempestivamente per evitare la formazione di coaguli ostruenti all’interno dell’apparato urinario
4. Ritenzione urinaria o anuria: Grosse difficoltà ad urinare, o l’incapacità totale di urinare possono essere indicativi di un’ostruzione completa dovuta ad un calcolo incuneato nelle vie urinarie. Nei soggetti con funzionalità renale ridotta o con un solo rene, questo sintomo è particolarmente grave e deve essere trattato subito dall’urologo.
Non tutti i dolori al fianco, addominali, o la febbre con emissione di sangue nelle urine sono imputabili a coliche renali, ma una diagnosi tempestiva da parte dell’urologo, permette di distinguere un calcolo delle vie urinarie da altre patologie (appendicite, colica biliare, patologie ginecologiche, ecc.) e iniziare subito la terapia adeguata con il miglior specialista di riferimento.
Quindi è molto importante comprendere che in caso di dolore persistente, associato a febbre o ematuria, ci si deve immediatamente rivolgere all’urologo per poter scongiurare sequele anche gravi che si possono innescare rapidamente.
Riferimento bibliografico: https://www.my-personaltrainer.it/salute/colica-renale.html